venerdì 21 ottobre 2016

Step 6 La lavanda nella scienza

Lavanda in farmacia

I fiori della lavanda possono essere utilizzati in svariati modi,La gente estrarre olio essenziale di lavanda,I costituenti principali dell’olio essenziale di lavanda sono:cineolo, linalolo, borneolo, canfora, acetato di linalile, canfora, terpineolo, tannini, flavonoidi, acido rosmarinico (sostanza con attività antiossidante) lavandulolo e limonene.




Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/lavanda.html

I fiori di lavanda vengono utilizzati per le loro proprietà modestamente sedative, ma in particolare antispastiche, sulla muscolatura liscia del tubo digerente e dell'albero bronchiale.
L'olio essenziale di lavanda si utilizza esclusivamente per via esterna: ottenuto per distillazione dei fiori, e ricco in esteri, presenta ottime proprietà antinfiammatorie; quello ottenuto dalla Lavandula spica è ricco in alcoli ed ossidi, presenta una buona attività antimicrobica e balsamica ed è ben tollerato anche dalla mucosa respiratoria.

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Attività biologica

Alla lavanda sono attribuite numerose attività: sedative, antispastiche, antinfiammatorie, antimicrobiche e perfino ipocolesterolemizzanti. Più precisamente, tutte queste proprietà sono ascrivibili all'olio essenziale estratto dalla pianta.

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Lavanda contro l'irrequietezza e l'insonnia

Come sopra accennato, l'olio essenziale di lavanda può essere impiegato sia internamente, sia esternamente (aromaterapia) per contrastare l'irrequietezza, l'agitazione e l'insonnia ad esse associata.

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Lavanda contro i disturbi digestivi

In virtù delle proprietà carminative e antispastiche esercitate nei confronti del tratto gastroenterico, la lavanda può essere impiegata per il trattamento di piccoli disturbi digestivi, flatulenza e coliche

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Lavanda per contrastare i disturbi circolatori
L'olio essenziale di lavanda utilizzato esternamente si è rivelato efficace nel trattamento di alcuni disturbi circolatori.

Medicina popolare e Omeopatia

Gli usi della lavanda nella medicina popolare sono molteplici. Infatti, questa pianta utilizzata internamente trova impiego come rimedio contro l'asma bronchiale, i crampi e il mal di testa.
Esternamente, invece, la lavanda trova impiego nella medicina popolare come rimedio contro i reumatismi, gli esaurimenti e la tensione, e per favorire la guarigione delle ferite.
La lavanda è utilizzata anche nell'omeopatia con indicazioni per il trattamento delle infiammazioni delle vie respiratorie (come laringiti e faringiti), dell'insonnia, dell'agitazione e come rimedio contro le punture degli insetti, come vespe e api.

Lavanda in fisica

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/lavanda.html

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In fisica lo spettro visibile è quella parte dello spettro elettromagnetico che cade tra il giallo e il marroncino includendo tutti i colori percepibili dall'occhio umano che danno vita dunque al fenomeno della luce. Newton divise così lo spettro in sette diversi colori: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto.
La luce nel vuoto viaggia sempre alla medesima velocità; in presenza di altri mezzi, viaggia ad una velocità inferiore, e il rapporto tra le due velocità è detto indice di rifrazione del mezzo. Tale indice dipende dalla frequenza dell'onda luminosa e dal momento che la luce è composta da differenti frequenze elettromagnetiche, essa verrà dispersa nel passaggio dal vuoto (o dall'aria) ad un altro mezzo ,Le radiazioni con lunghezza d'onda minore (e quindi frequenza maggiore) sono gli ultravioletti, i raggi X e i raggi gamma; quelle con lunghezza maggiore (e frequenza minore) sono gli infrarossi, le microonde e le onde radio.

I colori dello spettro

I colori dell'arcobaleno nello spettro includono tutti quei colori che sono prodotti da un raggio di luce visibile di una precisa lunghezza d'onda (raggio monocromatico o puro).
Benché lo spettro sia continuo e non vi siano "salti" netti da un colore all'altro, si possono comunque stabilire degli intervalli approssimati per ciascun colore

ColoreFrequenzaLunghezza d'onda
Violetto668-789 THz380–450 nm
Blu631-668 THz450–475 nm
Ciano606-631 THz476-495 nm
Verde526-606 THz495–570 nm
Giallo508-526 THz570–590 nm
Arancione484-508 THz590–620 nm
Rosso400-484 THz620–750 nm


Radiazione ultravioletta

In fisica la radiazione ultravioletta (UV o raggi ultravioletti o luce ultravioletta) è un intervallo della radiazione elettromagnetica, appartenente allo spettro elettromagnetico, con lunghezza d'onda immediatamente inferiore alla luce visibile dall'occhio umano, e immediatamente superiore a quella dei raggi X., perché il violetto è l'ultimo colore ad alta frequenza visibile dello spettro percepito dall'uomo, cioè quello con la lunghezza d'onda più corta. La luce ultravioletta è prodotta da una vasta gamma di sorgenti artificiali e naturali tra cui, in primis, il Sole.
L'UV può essere suddiviso in differenti bande, diversamente definite a seconda dei campi di studio. La suddivisione più immediata è:
UV vicino o prossimo (380-200 nm) e UV estremo (200-10 nm).
Qualora si consideri l'effetto dei raggi UV sulla salute umana, la gamma delle lunghezze d'onda UV è in genere suddivisa in:
UV-A (400-315 nm), UV-B (315-280 nm) e UV-C (280-100 nm)

Utilizzi

Lampada fluorescente

La lampada fluorescente è una lampada a scarica in cui l'emissione luminosa è indiretta, perché l'emittente non è il gas ionizzato, ma un materiale fluorescente
È costituita da un tubo di vetro lineare, circolare o variamente sagomato (si distinguono le lampade CFL, Compact Fluorescent Lamp, che hanno il tubo di forma tale da avere poco ingombro, solitamente integrano l'elettronica di alimentazione e sono fornite di attacco E27). Si producono così: nel tubo, la cui superficie interna è rivestita di materiale fluorescente dall'aspetto di polvere bianca, viene praticato il vuoto, poi viene introdotto un gas nobile(argon, xeno, neon, kripton) a bassa pressione e una piccola quantità di mercurio, che in parte evapora mescolandosi al gas.
A ognuna delle due estremità del tubo è presente un elettrodo. Il passaggio della corrente sollecita i gas a emettere radiazione nell'ultravioletto. Il materiale fluorescente, investito da tali radiazioni, emette a sua volta radiazione visibile, cioè luce. La radiazione visibile, avendo lunghezza d'onda maggiore di quella ultravioletta, trasporta solo una parte dell'energia cedutale dall'onda ultravioletta: l'energia restante è trasformata in calore, che va a riscaldare il tubo. Una differente composizione del materiale fluorescente permette di produrre una luce più calda, luce più fredda

Lampada UV come Lampada di Wood

Una lampada di Wood può essere realizzata con gli stessi processi di costruzione di una lampada fluorescente, con la differenza che il vetro del tubo non è rivestito internamente con polvere fluorescente, ma può essere o colorato di blu o viola scuro tramite ossido di nichel, oppure totalmente nero. Il suddetto vetro è chiamato vetro di Wood. Se il vetro è colorato, ma comunque trasparente, gli ultravioletti che possono essere dannosi sono bloccati, ma viene fatta passare un po' di luce visibile per capire se la lampada è in funzione o no; un vetro totalmente nero, invece, non lascia passare neanche la luce visibile e non vi è modo di capire a colpo d'occhio se la lampada stia funzionando, se non tramite il fenomeno della fluorescenza nei pressi di essa.




Fulmine

In meteorologia il fulmine (detto anche saetta o folgore) è un fenomeno atmosferico legato all'elettricità atmosferica che consiste in una scarica elettrica di grandi dimensioni che si instaura fra due corpi con elevata differenza di potenziale elettrico
La luce prodotta dal fulmine è bianca; ma tra noi e la scarica a volte si frappongono masse d'aria di diversa composizione, precipitazioni e pulviscolo atmosferico.
Proprio per questo motivo la luce del fulmine viene "filtrata" e di conseguenza al nostro occhio, appare colorata.



- Fulmine rossastro: il più tipico, spesso segnale di violente precipitazioni in corso.
Fulmine azzurro: caratteristico dei temporali più intensi, può indicare la possibilità di grandinate in atto.
Fulmine giallastro o arancione: i più particolari e suggestivi, appaiono quando l'aria in atmosfera è satura di pulviscolo o inquinamento.
Fulmine bianco: il classico, segnale che l'aria circostante al temporale è secca e "pulita"; nonostante la sua "semplicità" al giorno d'oggi rimane il tipo di fulmine più difficile da osservare.

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